Scrittore austriaco. Esordì nel 1904 pubblicando sulla rivista
"Simplizissimus" alcune novelle che rivelarono la preferenza per l'ironia
sferzante e il grottesco. Proseguì l'attività letteraria scrivendo
nuovi racconti e soprattutto romanzi, incentrati sul tema della magia e
dell'occultismo e ispirati alla narrativa di Hoffmann e Poe:
Il gabinetto
delle figure di cera (1907);
Il Golem (1914), storia della creazione
di un superuomo artificiale ambientata nel ghetto ebreo di Praga, dal quale
furono tratti diversi film;
Il volto verde (1917);
La notte di
Valpurga (1917);
Il domenicano bianco (1921). Autore di un saggio
sull'occultismo (
Sulle soglie dell'aldilà, 1923),
M.
compose anche diversi lavori teatrali (Vienna 1868 - Starnberg 1932).